
La delega su conto corrente è un’autorizzazione formale che permette a una persona scelta dal titolare di compiere operazioni bancarie in sua vece. Serve quando il titolare, per motivi di salute, lavoro o assenza prolungata, non può recarsi in banca o gestire direttamente il conto. La delega è utile anche per chi vuole semplificare la gestione delle spese familiari o affidare alcune incombenze a una persona di fiducia.
Il delegato agisce nell’interesse del titolare e non diventa mai proprietario del denaro presente sul conto. Può operare solo entro i limiti fissati dal titolare o dalla banca. La delega non è una cessione di proprietà, ma una procura limitata a specifiche operazioni bancarie.
La delega e la cointestazione sono due strumenti diversi. Con la delega, il titolare autorizza una persona a operare sul conto, ma il delegato non diventa mai titolare del conto stesso. Può solo eseguire le operazioni consentite e non ha diritti di proprietà sul denaro.
Il cointestatario, invece, è a tutti gli effetti proprietario del conto insieme agli altri intestatari. Può compiere qualsiasi operazione prevista dal contratto, senza limiti imposti da altri. La cointestazione richiede la presenza di tutti i futuri intestatari in banca al momento dell’apertura del conto e la firma di tutti sul contratto.
La delega può essere revocata in qualsiasi momento dal titolare, mentre la cointestazione può essere modificata solo con il consenso di tutti gli intestatari. In caso di morte di uno dei cointestatari, il conto resta attivo per gli altri, mentre la delega si annulla automaticamente.
La delega è spesso utilizzata da persone anziane che vogliono affidare la gestione del conto a un familiare di fiducia. È utile anche per chi viaggia spesso o vive all’estero e ha bisogno che qualcuno paghi bollette, rate o altre spese ricorrenti.
Un altro caso frequente riguarda i conti correnti per pensionati, dove il titolare affida la delega a un parente per gestire le entrate e le uscite mensili. La delega può essere utile anche in caso di malattia temporanea o permanente, quando il titolare non può recarsi in banca.
Il delegato può risolvere problemi con il conto, chiedere informazioni, contestare addebiti non autorizzati o richiedere chiarimenti sui servizi bancari. In tutti questi casi, la delega semplifica la gestione quotidiana del conto senza trasferire la proprietà del denaro.
Le deleghe bancarie non sono tutte uguali. Cambiano per ampiezza dei poteri e modalità di conferimento.
La delega piena consente al delegato di compiere tutte le operazioni ordinarie previste dal contratto di conto corrente. Può prelevare, versare, fare bonifici, emettere assegni, pagare bollette e modelli F24. Non può però chiudere il conto o sottoscrivere nuovi servizi senza autorizzazione specifica.
La delega limitata permette solo alcune operazioni, decise dal titolare. Ad esempio, si può autorizzare il delegato solo a prelevare contanti o a pagare determinate bollette. I limiti vanno indicati chiaramente nel modulo di delega e possono riguardare sia il tipo di operazione sia l’importo massimo consentito.
La delega deve essere sempre scritta. La banca fornisce un modulo specifico da compilare e firmare. In alcuni casi, soprattutto per operazioni di importo elevato o per motivi di sicurezza, la banca può richiedere che la firma sia autenticata da un pubblico ufficiale o da un funzionario della banca stessa.
La firma autenticata serve a garantire che la delega sia stata effettivamente concessa dal titolare e che non ci siano frodi. In assenza di autenticazione, la banca può rifiutare di accettare la delega o limitarne l’operatività.
Per nominare un delegato bisogna recarsi in banca con la persona scelta. Entrambi devono essere presenti e portare con sé i documenti richiesti.
Sono necessari un documento d’identità valido e il codice fiscale sia del titolare sia del delegato. La banca può chiedere anche altri documenti per verificare l’identità e la capacità di agire delle persone coinvolte.
Se il conto è cointestato, tutti gli intestatari devono essere presenti e firmare la delega. In caso contrario, la banca non può accettare la richiesta.
La banca fornisce un modulo di delega da compilare. Nel modulo si indicano i dati del delegato, i limiti operativi e la durata della delega, se prevista. Il modulo va firmato dal titolare e dal delegato davanti a un funzionario della banca.
Se richiesto, la firma deve essere autenticata. In questo caso, la banca o un notaio verifica l’identità delle persone e certifica la validità della firma. Solo dopo questa procedura la delega diventa operativa.
Il delegato può operare sul conto solo entro i limiti stabiliti dal titolare e dalla banca. Non diventa mai proprietario del conto né può usarlo per scopi personali.
Il delegato può compiere operazioni ordinarie come prelievi, versamenti, bonifici, pagamenti di bollette, emissione di assegni e pagamenti di modelli F24. Non può chiudere il conto, modificare il contratto o sottoscrivere nuovi servizi senza autorizzazione specifica.
Le operazioni straordinarie, come la chiusura del conto o la richiesta di mutui, sono sempre escluse dalla delega, salvo diversa indicazione scritta e autenticata dal titolare.
Il titolare può fissare limiti di importo per le operazioni del delegato. Ad esempio, può autorizzare solo prelievi fino a una certa somma o bonifici di importo limitato. Questi limiti vanno indicati nel modulo di delega e possono essere modificati in qualsiasi momento dal titolare.
La banca può imporre ulteriori restrizioni per motivi di sicurezza, come limiti giornalieri o mensili alle operazioni del delegato.
La delega può essere revocata in qualsiasi momento dal titolare, senza bisogno di motivazione.
Per revocare la delega basta una comunicazione scritta alla banca. Il titolare deve presentarsi in filiale con un documento d’identità e firmare la revoca davanti a un funzionario. Se il conto è cointestato, la revoca può essere richiesta anche da uno solo dei cointestatari, che deve informare subito sia il delegato sia gli altri intestatari.
La banca aggiorna i propri sistemi e comunica al delegato la revoca dei poteri. Da quel momento, il delegato non può più operare sul conto.
La revoca ha effetto immediato dal momento in cui la banca riceve la comunicazione. Tutte le operazioni effettuate dal delegato dopo la revoca sono nulle e non autorizzate. In caso di morte o incapacità del titolare, la delega si annulla automaticamente.
Se il conto è cointestato, la revoca della delega non richiede il consenso di tutti gli intestatari, ma solo la comunicazione agli interessati. La modifica dei poteri di rappresentanza, invece, richiede l’accordo di tutti i cointestatari.
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