
Un fondo pensione serve per risparmiare a lungo termine in vista della pensione, mentre un conto deposito è pensato per conservare i risparmi in modo sicuro nel breve o medio periodo.
I fondi pensione offrono rendimenti potenzialmente più alti, ma i soldi restano bloccati fino alla pensione e il guadagno dipende dall’andamento dei mercati. I conti deposito, invece, offrono interessi più bassi, ma con maggiore sicurezza e disponibilità anticipata. Sono inoltre garantiti fino a 100.000 euro.
La scelta dipende da orizzonte temporale e tolleranza al rischio. In molti casi, si possono usare entrambi, per risparmiare in modo diversificato.
Un fondo pensione è uno strumento di risparmio pensato per integrare la pensione pubblica. Funziona come un piano di accumulo: si versano contributi periodici che vengono investiti in strumenti finanziari. L’obiettivo è costruire un capitale da utilizzare al momento della pensione, sotto forma di rendita mensile o capitale unico.
Tutti i lavoratori possono aderire a un fondo pensione, sia dipendenti pubblici che privati, sia autonomi. Esistono tre categorie principali:
Ogni fondo offre diverse linee di investimento, dal profilo più prudente a quello più dinamico. La scelta della linea dipende dalla propensione al rischio e dall’orizzonte temporale dell’aderente.
Il conto deposito è un conto bancario con operatività limitata, pensato per far fruttare i risparmi in modo semplice e sicuro. Si distingue dal conto corrente perché non permette operazioni come pagamenti o domiciliazioni, ma solo depositi e prelievi.
I conti deposito si dividono in due tipologie:
In Italia, i conti deposito sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) fino a 100.000 euro per depositante e per banca. Questo li rende uno degli strumenti più sicuri per chi vuole proteggere il capitale.
Il rendimento di un fondo pensione dipende dalla linea di investimento scelta e dall’andamento dei mercati. Le linee azionarie possono offrire rendimenti più alti, ma sono più volatili. Le linee obbligazionarie o garantite sono più stabili, ma rendono meno.
Negli ultimi anni, i fondi pensione aperti e i PIP hanno registrato rendimenti medi tra il 7% e il 16% lordo annuo, a seconda della linea scelta. I fondi negoziali hanno rendimenti medi inferiori, spesso tra il 3% e il 7%. Alcuni casi isolati, come il Fondo Sanità, hanno superato il 9% in un anno, ma non è la norma.
Il rendimento effettivo va calcolato al netto dei costi di gestione e delle commissioni, che possono incidere in modo significativo, soprattutto nei PIP. È importante valutare anche la tassazione sui rendimenti, che per i fondi pensione è agevolata rispetto ad altri strumenti.
Il conto deposito offre un rendimento fisso, stabilito al momento della sottoscrizione. I tassi variano in base alla durata del vincolo e alla banca scelta. Esempi recenti:
Alcuni istituti offrono tassi leggermente superiori per vincoli più lunghi o per somme elevate. Il rendimento netto si ottiene sottraendo l’imposta di bollo (0,20% annuo) e le eventuali spese di gestione, che però sono spesso assenti.
Il conto deposito non offre la possibilità di ottenere rendimenti elevati, ma garantisce la restituzione del capitale e degli interessi pattuiti.
La scelta dipende dagli obiettivi personali:
Diversificare può essere una buona strategia: usare il fondo pensione per il lungo termine e il conto deposito per esigenze più immediate.
Il conto deposito offre maggiore liquidità. Nei conti liberi, il denaro è sempre disponibile. Nei conti vincolati, bisogna attendere la scadenza del vincolo, ma alcune banche permettono il prelievo anticipato con una penalità sugli interessi.
Il fondo pensione blocca i risparmi fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione. Sono previste alcune eccezioni (ad esempio, anticipazioni per spese sanitarie o acquisto prima casa), ma in generale la liquidità è molto bassa.
Prima di scegliere, è importante confrontare i costi e leggere attentamente il prospetto informativo.
Il rendimento medio varia in base alla tipologia e alla linea di investimento. Negli ultimi anni:
Questi dati sono indicativi e possono cambiare in base all’andamento dei mercati e ai costi applicati dal fondo.
Sì. Il conto deposito è uno degli strumenti più sicuri disponibili in Italia. Il capitale è garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro per depositante e per banca. In caso di fallimento della banca, il FITD interviene per rimborsare i risparmiatori entro questo limite.
Sì. Non c’è alcun vincolo che impedisca di utilizzare sia un fondo pensione che un conto deposito. Anzi, molti risparmiatori scelgono di diversificare: destinano una parte dei risparmi al fondo pensione per il lungo termine e una parte al conto deposito per esigenze più immediate. Questa strategia permette di bilanciare rendimento, rischio e liquidità.
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