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Fondo Pensione o Conto Deposito: Quale Rende di Più?

pianificazione finanziaria per la pensione

Un fondo pensione serve per risparmiare a lungo termine in vista della pensione, mentre un conto deposito è pensato per conservare i risparmi in modo sicuro nel breve o medio periodo.

I fondi pensione offrono rendimenti potenzialmente più alti, ma i soldi restano bloccati fino alla pensione e il guadagno dipende dall’andamento dei mercati. I conti deposito, invece, offrono interessi più bassi, ma con maggiore sicurezza e disponibilità anticipata. Sono inoltre garantiti fino a 100.000 euro.

La scelta dipende da orizzonte temporale e tolleranza al rischio. In molti casi, si possono usare entrambi, per risparmiare in modo diversificato.

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Sommario contenuti:

Cos’è un fondo pensione

Un fondo pensione è uno strumento di risparmio pensato per integrare la pensione pubblica. Funziona come un piano di accumulo: si versano contributi periodici che vengono investiti in strumenti finanziari. L’obiettivo è costruire un capitale da utilizzare al momento della pensione, sotto forma di rendita mensile o capitale unico.

Tutti i lavoratori possono aderire a un fondo pensione, sia dipendenti pubblici che privati, sia autonomi. Esistono tre categorie principali:

  • Fondi pensione negoziali: creati tramite accordi tra sindacati e datori di lavoro, spesso riservati a specifiche categorie professionali.
  • Fondi pensione aperti: gestiti da banche, società finanziarie o assicurazioni, accessibili a chiunque.
  • Piani individuali pensionistici (PIP): prodotti assicurativi individuali, offerti da compagnie assicurative.

Ogni fondo offre diverse linee di investimento, dal profilo più prudente a quello più dinamico. La scelta della linea dipende dalla propensione al rischio e dall’orizzonte temporale dell’aderente.

Cos’è un conto deposito

Il conto deposito è un conto bancario con operatività limitata, pensato per far fruttare i risparmi in modo semplice e sicuro. Si distingue dal conto corrente perché non permette operazioni come pagamenti o domiciliazioni, ma solo depositi e prelievi.

I conti deposito si dividono in due tipologie:

  • Conti deposito liberi: permettono di prelevare il denaro in qualsiasi momento, ma offrono tassi di interesse più bassi.
  • Conti deposito vincolati: richiedono di lasciare i soldi bloccati per un periodo prefissato (da pochi mesi a diversi anni), in cambio di tassi di interesse più alti.

In Italia, i conti deposito sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) fino a 100.000 euro per depositante e per banca. Questo li rende uno degli strumenti più sicuri per chi vuole proteggere il capitale.

Differenze principali tra i due strumenti:

  • Finalità: il fondo pensione serve per integrare la pensione pubblica e si rivolge a chi ha un orizzonte di lungo termine. Il conto deposito è pensato per chi vuole mettere da parte una somma per un periodo breve o medio.
  • Rendimento: i fondi pensione possono offrire rendimenti più elevati, ma sono soggetti all’andamento dei mercati finanziari. I conti deposito offrono rendimenti più bassi, ma certi e garantiti.
  • Flessibilità: il conto deposito, soprattutto quello libero, permette di prelevare i soldi in ogni momento. Il fondo pensione blocca i risparmi fino al pensionamento, salvo poche eccezioni.
  • Garanzie: il conto deposito è garantito dal FITD. Il fondo pensione non offre garanzie sul capitale, tranne nei comparti garantiti.
  • Gestione: il conto deposito non richiede competenze finanziarie. Il fondo pensione richiede una scelta attiva della linea di investimento.

Rendimenti e rischi

Come si calcolano i rendimenti dei fondi pensione

Il rendimento di un fondo pensione dipende dalla linea di investimento scelta e dall’andamento dei mercati. Le linee azionarie possono offrire rendimenti più alti, ma sono più volatili. Le linee obbligazionarie o garantite sono più stabili, ma rendono meno.

Negli ultimi anni, i fondi pensione aperti e i PIP hanno registrato rendimenti medi tra il 7% e il 16% lordo annuo, a seconda della linea scelta. I fondi negoziali hanno rendimenti medi inferiori, spesso tra il 3% e il 7%. Alcuni casi isolati, come il Fondo Sanità, hanno superato il 9% in un anno, ma non è la norma.

Il rendimento effettivo va calcolato al netto dei costi di gestione e delle commissioni, che possono incidere in modo significativo, soprattutto nei PIP. È importante valutare anche la tassazione sui rendimenti, che per i fondi pensione è agevolata rispetto ad altri strumenti.

Rendimento dei conti deposito

Il conto deposito offre un rendimento fisso, stabilito al momento della sottoscrizione. I tassi variano in base alla durata del vincolo e alla banca scelta. Esempi recenti:

  • Conti deposito liberi: tassi tra lo 0,75% e l’1% lordo annuo.
  • Conti deposito vincolati: tassi tra l’1% e l’1,35% lordo annuo per vincoli da 12 a 36 mesi.

Alcuni istituti offrono tassi leggermente superiori per vincoli più lunghi o per somme elevate. Il rendimento netto si ottiene sottraendo l’imposta di bollo (0,20% annuo) e le eventuali spese di gestione, che però sono spesso assenti.

Il conto deposito non offre la possibilità di ottenere rendimenti elevati, ma garantisce la restituzione del capitale e degli interessi pattuiti.

Rischi associati a fondi pensione e conti deposito

  • Fondi pensione: il rischio principale è legato all’andamento dei mercati finanziari. Le linee azionarie possono subire forti oscillazioni. Non c’è garanzia sul capitale investito, tranne nei comparti garantiti. Tuttavia, la normativa italiana impone controlli stringenti e trasparenza nella gestione.
  • Conti deposito: il rischio è molto basso. Il capitale è protetto dal FITD fino a 100.000 euro per depositante e per banca. Il rischio principale è legato all’insolvenza della banca, ma la copertura del FITD offre una tutela concreta.

Come scegliere tra fondo pensione e conto deposito

Obiettivi di investimento e orizzonte temporale

La scelta dipende dagli obiettivi personali:

  • Lungo termine: se l’obiettivo è integrare la pensione pubblica e si può lasciare il capitale investito per molti anni, il fondo pensione è la soluzione più adatta.
  • Breve-medio termine: se si vuole mettere da parte una somma per un acquisto futuro, una spesa imprevista o semplicemente per avere una riserva di liquidità, il conto deposito è più indicato.

Diversificare può essere una buona strategia: usare il fondo pensione per il lungo termine e il conto deposito per esigenze più immediate.

Liquidità e flessibilità

Il conto deposito offre maggiore liquidità. Nei conti liberi, il denaro è sempre disponibile. Nei conti vincolati, bisogna attendere la scadenza del vincolo, ma alcune banche permettono il prelievo anticipato con una penalità sugli interessi.

Il fondo pensione blocca i risparmi fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione. Sono previste alcune eccezioni (ad esempio, anticipazioni per spese sanitarie o acquisto prima casa), ma in generale la liquidità è molto bassa.

Costi e commissioni

  • Conti deposito: di solito non hanno costi di apertura o gestione. L’unico costo è l’imposta di bollo, pari allo 0,20% annuo sul capitale.
  • Fondi pensione: prevedono costi di gestione annuali, che variano in base al tipo di fondo e alla linea scelta. I PIP hanno spesso commissioni più alte rispetto ai fondi negoziali o aperti. Questi costi riducono il rendimento effettivo.

Prima di scegliere, è importante confrontare i costi e leggere attentamente il prospetto informativo.


Domande frequenti sui rendimenti (FAQ)

Qual è il rendimento medio dei fondi pensione?

Il rendimento medio varia in base alla tipologia e alla linea di investimento. Negli ultimi anni:

  • Fondi pensione aperti e PIP: tra il 7% e il 16% lordo annuo per le linee azionarie.
  • Fondi negoziali: tra il 3% e il 7% lordo annuo.

Questi dati sono indicativi e possono cambiare in base all’andamento dei mercati e ai costi applicati dal fondo.

Il conto deposito è sicuro?

Sì. Il conto deposito è uno degli strumenti più sicuri disponibili in Italia. Il capitale è garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro per depositante e per banca. In caso di fallimento della banca, il FITD interviene per rimborsare i risparmiatori entro questo limite.

Posso avere entrambi come forma di risparmio?

Sì. Non c’è alcun vincolo che impedisca di utilizzare sia un fondo pensione che un conto deposito. Anzi, molti risparmiatori scelgono di diversificare: destinano una parte dei risparmi al fondo pensione per il lungo termine e una parte al conto deposito per esigenze più immediate. Questa strategia permette di bilanciare rendimento, rischio e liquidità.

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