
Prelevare e pagare all’estero con la carta è comodo, ma può comportare costi nascosti. Nell’area euro le commissioni sono simili a quelle italiane, ma fuori dalla SEPA si pagano commissioni fisse e maggiorazioni sul cambio.
Le carte di debito sono preferibili per i prelievi, mentre le carte di credito vanno usate solo per i pagamenti. Meglio evitare la conversione automatica in euro (DCC) e scegliere sempre la valuta locale. Per risparmiare, conviene usare carte prepagate pensate per i viaggiatori e limitare il numero di prelievi.
Prelevare contanti all’estero con la carta di debito è una soluzione pratica e sicura per chi viaggia. Portare molti contanti non è consigliato per motivi di sicurezza. Le carte di debito collegate a circuiti internazionali come Visa, Mastercard, Maestro o American Express permettono di prelevare valuta locale e pagare nei negozi. Prima di partire, è fondamentale verificare con la propria banca se la carta è abilitata all’uso internazionale e se il circuito è accettato nel paese di destinazione. Alcune carte funzionano solo su circuiti nazionali come Bancomat o PagoBancomat e non sono valide all’estero.
Per prelevare, basta inserire la carta nello sportello ATM, digitare il PIN e scegliere l’importo. La procedura è simile a quella italiana, ma alcuni paesi impongono limiti di prelievo giornalieri o mensili. È importante informarsi su questi limiti per evitare blocchi o costi aggiuntivi.
Nei paesi dell’area SEPA (Single Euro Payments Area), che comprende tutti i paesi dell’Unione Europea e altri che adottano l’euro, i prelievi funzionano come in Italia. Le commissioni sono spesso uguali a quelle applicate sul territorio nazionale. Non ci sono costi di cambio valuta e le condizioni sono trasparenti. In molti casi, il prelievo da ATM in area euro viene equiparato a quello fatto in un’altra banca italiana.
Nei paesi extra SEPA, cioè fuori dall’area euro, la situazione cambia. Oltre a una commissione fissa per ogni prelievo (di solito tra 2,5€ e 5€), si applica una maggiorazione sul tasso di cambio, che può arrivare fino al 2%. Alcune banche applicano anche una commissione percentuale sull’importo prelevato. Questi costi possono incidere molto, soprattutto in caso di soggiorni lunghi o prelievi frequenti.
Le carte di debito permettono di prelevare e pagare direttamente, con addebito immediato sul conto corrente. Sono accettate nella maggior parte dei negozi e sportelli ATM, se collegate a circuiti internazionali. Le carte di credito, invece, consentono di effettuare pagamenti e prelievi con addebito differito, cioè a fine mese o secondo le condizioni contrattuali.
All’estero, le carte di credito sono spesso richieste per servizi come il noleggio auto o la prenotazione di hotel. Tuttavia, i prelievi con carta di credito hanno commissioni più alte rispetto alle carte di debito, soprattutto per gli anticipi di contante. Le carte di credito possono applicare una commissione fissa e una percentuale sull’importo prelevato, oltre a una maggiorazione sul tasso di cambio. Per questo motivo, è consigliabile usare la carta di credito solo per i pagamenti e non per i prelievi di contante.
Utilizzare una carta all’estero comporta diversi tipi di costi. Questi variano in base al tipo di carta, al circuito utilizzato e al paese in cui si effettua la transazione. È importante conoscere in anticipo tutte le voci di spesa per evitare sorprese.
Le banche applicano commissioni diverse a seconda che la transazione avvenga in euro o in valuta estera. Nell’area euro, spesso le commissioni sono azzerate o simili a quelle italiane. Fuori dall’area euro, si applicano commissioni fisse per ogni prelievo e una percentuale sul cambio valuta. In media, la maggiorazione applicata dalle banche italiane è dell’1,75% sull’importo transato, ma può arrivare fino al 3%. Alcune carte prepagate offrono condizioni più vantaggiose, con commissioni medie dell’1,66%. Le carte di debito si attestano su una media dell’1,73%, mentre le carte di credito arrivano all’1,83%.
Le differenze tra le varie tipologie di carta sono ridotte, ma quelle tra le singole carte possono essere rilevanti. Alcuni prodotti non applicano alcuna commissione, altri arrivano al 3%. Informarsi e confrontare le offerte può fare la differenza tra una vacanza rilassante e una piena di spese impreviste.
Oltre alle commissioni, bisogna fare attenzione ai tassi di cambio applicati dai circuiti internazionali. Il tasso di cambio usato per la conversione può essere meno favorevole rispetto a quello ufficiale. Alcuni esercizi commerciali all’estero possono applicare ulteriori commissioni per i pagamenti con carta. È importante leggere sempre le condizioni contrattuali della propria carta e informarsi sui costi prima di partire.
Un altro aspetto da considerare è la Dynamic Currency Conversion (DCC), cioè la possibilità di pagare nella propria valuta invece che in quella locale. Questa opzione spesso comporta tassi di cambio sfavorevoli e commissioni aggiuntive. È sempre meglio scegliere di pagare nella valuta locale per evitare costi extra.
Risparmiare sui costi di prelievo e pagamento all’estero è possibile con alcune semplici strategie. Una buona pianificazione permette di evitare spese inutili e di viaggiare in tranquillità.
Prima di partire, confronta le condizioni delle diverse carte in tuo possesso. Le carte prepagate spesso hanno commissioni più basse rispetto alle carte di credito. Alcuni operatori, come N26 You o Revolut Premium, offrono condizioni vantaggiose per chi viaggia spesso, con commissioni ridotte o azzerate su prelievi e pagamenti in valuta estera. Scegliere la carta giusta può fare la differenza sulle spese complessive del viaggio.
Porta sempre con te una carta di riserva, in caso di furto, smarrimento o malfunzionamento della carta principale. Verifica che entrambe siano abilitate all’uso internazionale e che i circuiti siano accettati nel paese di destinazione.
Preleva sempre in valuta locale per evitare doppie conversioni. Limita il numero di prelievi per ridurre le commissioni fisse. Controlla i limiti giornalieri e mensili della tua carta per evitare blocchi o costi extra. Usa i bancomat di banche affidabili e preferisci il pagamento diretto con carta quando possibile.
Evita di prelevare piccole somme frequentemente: ogni prelievo comporta una commissione fissa, quindi è meglio prelevare importi maggiori meno spesso. Prima di partire, informati sui costi dei prelievi e dei pagamenti presso la tua banca e consulta i fogli informativi delle carte.
Valuta l’uso di wallet digitali come Apple Pay o Google Pay, che permettono di pagare con lo smartphone o lo smartwatch senza usare fisicamente la carta. Questi strumenti sono sicuri e spesso non comportano costi aggiuntivi rispetto alla carta fisica.
Le normative europee tutelano i consumatori che usano carte di pagamento all’estero, soprattutto nell’area SEPA. Conoscere i propri diritti è importante per evitare abusi e contestare eventuali commissioni non dovute.
Nell’area euro, le commissioni sui pagamenti e sui prelievi sono equiparate a quelle nazionali. Le banche devono informare chiaramente i clienti sui costi applicati alle transazioni in valuta estera. Fuori dall’area euro, le commissioni devono essere indicate nei fogli informativi delle carte. La normativa europea impone trasparenza e chiarezza sulle condizioni economiche applicate ai servizi di pagamento.
Le banche sono obbligate a comunicare in modo chiaro tutte le commissioni e le maggiorazioni applicate ai prelievi e ai pagamenti all’estero. In caso di variazioni contrattuali, il cliente deve essere informato con un preavviso adeguato.
Se riscontri commissioni non previste o troppo elevate, puoi contestarle alla tua banca. Conserva le ricevute e i dettagli delle transazioni. Invia una richiesta scritta di chiarimento o reclamo, specificando l’operazione contestata e allegando la documentazione. La banca è tenuta a rispondere entro tempi stabiliti dalla legge.
Se la risposta non è soddisfacente, puoi rivolgerti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) o alle associazioni dei consumatori per assistenza. L’ABF è un organismo indipendente che risolve le controversie tra clienti e banche in modo rapido ed economico. Puoi presentare il ricorso online, senza bisogno di un avvocato.
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