
Le materie prime sono beni fisici come oro, petrolio, grano e caffè. Rientrano alla base di molti prodotti e il loro prezzo dipende da domanda, offerta, clima e geopolitica.
In un portafoglio aggiungono diversificazione perché spesso si muovono in modo diverso da azioni e obbligazioni. Possono offrire protezione dall’inflazione e fungere da “assicurazione” nelle fasi di crisi, soprattutto i beni rifugio come l’oro.
Le materie prime finanziarie (o commodity) sono beni di base che vengono scambiati su mercati ufficiali, come le borse. La loro caratteristica principale è che sono standardizzate: un'unità di un bene è sempre uguale a qualsiasi altra unità dello stesso bene (ad esempio, un barile di petrolio è identico a un altro barile). Queste risorse si dividono in due grandi gruppi:
I prezzi di queste materie prime sono fissati su borse specializzate a livello mondiale (come LME, CME e ICE), e sono estremamente sensibili a tutto ciò che influenza la produzione, la logistica, i tassi di cambio delle valute e le notizie dai Paesi che le producono.
Questa categoria include risorse come il petrolio e il gas naturale. Quest'ultimo è spesso visto come un combustibile fossile leggermente più "pulito" e ha un ruolo nei piani di transizione energetica. Tuttavia, la sua volatilità è molto alta.
Le fluttuazioni dei prezzi dell'energia influenzano i costi di trasporto e magazzinaggio, creando un effetto a catena su quasi tutte le altre materie prime. Gli investitori possono esporsi a questo settore tramite fondi specializzati (ETF/ETC) o attraverso indici che includono l'energia.
Questa sezione comprende risorse che hanno funzioni diverse nel mercato finanziario e industriale. L'oro è universalmente riconosciuto come un bene rifugio: tende a conservare il suo valore ed è particolarmente utile come "paracadute" per il portafoglio quando gli altri mercati affrontano periodi di crisi.
L'argento, invece, unisce il pregio di un metallo prezioso alla sua crescente domanda industriale, specialmente nella produzione di tecnologie come i pannelli solari. Tra i metalli industriali spicca il rame, fondamentale per le nuove infrastrutture e l'industria, con prezzi sensibili alla domanda di grandi economie come la Cina. Esistono infine metalli più rari come il platino e il palladio, utilizzati principalmente nei settori della gioielleria e in quello automobilistico.
Le materie prime agricole includono beni essenziali come il grano, il mais e il caffè. A differenza delle altre categorie, i loro prezzi sono influenzati in modo diretto e immediato da fattori naturali: la stagionalità, le condizioni meteo (come siccità o piogge) e la geopolitica (ad esempio, conflitti che coinvolgono grandi produttori).
Queste dinamiche generano spesso oscillazioni marcate e rapide nei prezzi, talvolta amplificate dall'attività speculativa. Le agricole sono comunque un'ottima risorsa per ampliare la diversificazione di un portafoglio.
Gli ETF e gli ETC sono i metodi più comuni e accessibili per investire in materie prime, questo perché:
I futures sono accordi per comprare o vendere una materia prima a un prezzo concordato, ma con consegna in una data futura. Vengono usati:
Questi strumenti sono estremamente rischiosi e non adatti ai principianti a causa della leva finanziaria. Oltre ai futures, esistono altri strumenti derivati come CFD, ma la maggior parte degli investitori non professionali tende a perdere denaro con essi. L'uso diretto dei derivati richiede esperienza e una profonda conoscenza dei costi tecnici legati al mantenimento delle posizioni.
I fondi comuni possono funzionare in modo passivo (molto simile agli ETF) oppure in modo attivo. I fondi attivi hanno un gestore che decide dove investire, ribilanciando spesso la composizione, il che di solito comporta costi più alti.
L'alternativa è comprare le azioni di aziende che operano nel settore delle commodity. Questo metodo offre un'esposizione indiretta, la performance dipenderà:
Vantaggi | Rischi |
---|---|
Diversificazione: bassa o negativa correlazione rispetto ad azioni e obbligazioni. | Alta volatilità: oscillazioni rapide guidate da speculazione, meteo e geopolitica. |
Copertura dall’inflazione: i prezzi delle commodity tendono a salire in contesti inflattivi. | Costi e complessità: trasporto, stoccaggio, logistica e impatto delle valute. |
Ruolo difensivo nelle crisi, soprattutto con beni rifugio come l’oro. | Rischi elevati con leva e derivati: molti investitori retail perdono con i CFD. |
Esposizione alla crescita economica globale e ai trend della transizione energetica. | Mercati difficili da prevedere: sconsigliato concentrare l’intero portafoglio sulle commodity. |
Un approccio prudente prevede di usare le materie prime per diversificare una quota limitata del portafoglio, mantenendo un orizzonte medio-lungo. Per l'allocazione, si consiglia di:
Mantenere questa disciplina nell'allocazione è importante per gestire i rischi intrinseci del mercato delle commodity.
Scopri le migliori offerte delle banche
Scopri le migliori offerte delle banche
Scopri le migliori offerte delle banche