
7 set 2025 | 6 min di lettura
Una carta può essere bloccata per varie ragioni: saldo insufficiente o superamento del plafond, controlli antifrode e PIN errati, scadenza non rinnovata, oppure pignoramenti e provvedimenti giudiziari. I blocchi possono essere temporanei (es. sospensione per sicurezza o errori di PIN) e risolversi con una verifica o una transazione corretta, oppure definitivi (furto, smarrimento, clonazione), casi in cui si procede alla sostituzione della carta. Lo sblocco o la sostituzione richiedono di seguire le procedure con la banca e, in caso di sostituzione, di aggiornare i dati nei servizi collegati. Agire tempestivamente e monitorare i movimenti riduce i rischi e accelera il ripristino dell’operatività.
Il blocco può avvenire quando la carta raggiunge il limite di spesa mensile (plafond) oppure quando non c’è disponibilità di fondi sul conto collegato. In questi casi i pagamenti vengono automaticamente rifiutati e la carta può risultare temporaneamente non utilizzabile. Lo sblocco è immediato dopo l’accredito di nuove somme sul conto o al rinnovo del plafond mensile. Per le carte prepagate, è necessario effettuare una ricarica; per le carte di credito, l’operatività si ripristina dopo il pagamento dell’estratto conto.
Errori ripetuti con i codici di sicurezza durante i pagamenti online e movimenti giudicati anomali possono attivare un blocco prudenziale da parte della banca. Se il blocco è legato a codici errati o controlli antifrode, spesso è sufficiente una verifica con l’emittente per procedere allo sblocco. Per le carte con PIN, tre tentativi errati di seguito portano allo stato di sospensione: la carta risulta “sospesa” e i pagamenti vengono rifiutati finché non si segue la procedura di sblocco.
Alla scadenza indicata sulla carta, questa viene automaticamente disattivata e non può più essere usata. La banca o l’emittente inviano in anticipo una nuova carta sostitutiva, con numero, scadenza e CVV aggiornati. Per continuare a utilizzare i servizi collegati (addebiti ricorrenti, e-commerce, app, bollette), è necessario aggiornare i dati della nuova carta presso i fornitori. In assenza della sostituzione, tutti i pagamenti verranno rifiutati.
La carta può essere bloccata in seguito a un provvedimento dell’autorità giudiziaria o a un’azione di pignoramento collegata al conto corrente. In questo caso, l’operatività della carta viene sospesa fino alla conclusione della procedura o fino all’estinzione del debito. Non è possibile richiedere lo sblocco diretto all’emittente: occorre regolarizzare la posizione debitoria o ottenere un provvedimento di revoca o sospensione del blocco.
Il blocco temporaneo si verifica solitamente per motivi di sicurezza, come controlli antifrode o errori ripetuti nel PIN. In questi casi la carta risulta “sospesa” e può tornare operativa una volta completata la verifica e seguita la procedura corretta. Nei sistemi tecnici, lo stato “sospeso” può essere visualizzato nella Customer area o tramite i webhook dedicati.
Il blocco definitivo riguarda situazioni più gravi, come furto, smarrimento o clonazione della carta segnalati dal titolare. In questi casi la carta non può essere riattivata: viene sostituita con una nuova, con numero, scadenza e CVV2 differenti, completamente scollegata dalla precedente. Dopo la sostituzione è fondamentale aggiornare i dati della nuova carta nei servizi collegati (e‑commerce, app, streaming, bollette, donazioni), altrimenti i pagamenti potrebbero essere rifiutati.
Per le carte con PIN, la sospensione dovuta a tre tentativi errati può distinguersi a livello tecnico: un “PIN offline non riuscito” indica che il problema è avvenuto durante una transazione offline (ATM o POS), mentre un “PIN online non riuscito” riguarda i tentativi di convalida su sistemi online.
Se la carta è stata rubata, smarrita o clonata, bloccarla immediatamente e procedere alla sostituzione. Dalla segnalazione del blocco il titolare non risponde più degli usi illeciti. Se il blocco è stato attivato dall’emittente per motivi di sicurezza o per PIN errati, verificare la causa e seguire le istruzioni di sblocco.
La procedura dipende dalla causa del blocco. In caso di blocco definitivo per furto/smarrimento/clonazione non è previsto lo sblocco: si procede alla sostituzione. In caso di blocco temporaneo per motivi di sicurezza o PIN errato, è possibile la riattivazione.
La tempistica dipende dalla causa. Per la sostituzione dopo furto/smarrimento/clonazione, la nuova carta arriva per posta in pochi giorni; in alcune situazioni la consegna può richiedere 1–2 settimane, e talvolta fino a un mese. La carta sostitutiva è “nuova di zecca”, non collegata alla precedente.
Per lo sblocco di una carta sospesa per motivi di sicurezza o PIN errato, la riattivazione segue la verifica con l’emittente e la riuscita di una transazione con chip e PIN o di una richiesta saldo in ATM se disponibile. Finché la carta resta bloccata o in attesa di sostituzione, i servizi collegati che usano i dati salvati possono interrompersi; riprenderanno dopo l’inserimento dei nuovi dati. Come alternativa operativa per completare lo sblocco delle carte sospese, è possibile utilizzare la richiesta di saldo ATM quando abilitata.
Una carta bloccata è inutilizzabile finché non viene sbloccata o sostituita. In caso di furto, smarrimento o clonazione si procede alla sostituzione e il titolare non è responsabile degli usi illeciti dalla segnalazione. I blocchi temporanei per motivi di sicurezza o PIN errato si risolvono contattando la banca, riattivando lo stato e completando una transazione con chip e PIN o una richiesta saldo ATM se prevista. Dopo la sostituzione, è necessario aggiornare i dati della carta in tutti i servizi collegati e mantenere alta l’attenzione su phishing e movimenti sospetti.
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