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Come leggere e capire l’estratto conto

spazio di lavoro organizzato con conto bancario digitale

L’estratto conto bancario è un documento che la banca invia ai clienti per mostrare tutte le entrate e le uscite di denaro su un conto corrente in un certo periodo. Serve a controllare i movimenti, il saldo e le spese, ed è importante per gestire bene i propri soldi.

Si può ricevere ogni mese, ogni tre mesi o anche meno spesso, sia su carta che in formato digitale.

L’estratto conto è diverso da quello contributivo, che riguarda i contributi per la pensione.

Il documento è diviso in sezioni: dati del cliente, saldo iniziale e finale, elenco dei movimenti con data, descrizione e importo. Usa simboli come “+” per i soldi che entrano e “–” per quelli che escono, e sigle come BON (bonifico), RID (pagamento ricorrente), MAV (pagamento tasse).

È importante controllare che tutti i movimenti siano corretti, verificare le spese e le commissioni, e segnalare subito eventuali errori alla banca.

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Cos’è l’estratto conto bancario

L’estratto conto bancario è un documento che la banca invia periodicamente ai clienti. Riporta tutte le operazioni di accredito e addebito effettuate su un conto corrente in un determinato periodo. Serve per monitorare entrate, uscite e saldo disponibile. È uno strumento fondamentale per chi vuole gestire in modo consapevole le proprie finanze, verificare eventuali anomalie e tenere traccia delle spese.

Finalità e periodicità del documento

L’estratto conto aiuta a tenere sotto controllo le proprie finanze. Permette di verificare movimenti, costi e saldo. La banca lo invia almeno ogni tre mesi, ma il cliente può richiederlo anche mensilmente, semestralmente o annualmente. Si può ricevere in formato cartaceo o digitale. La scelta della periodicità dipende dalle esigenze personali: chi effettua molte operazioni può preferire un invio mensile, chi usa poco il conto può optare per una frequenza minore. L’estratto conto è utile anche per controllare le spese ricorrenti, come utenze o abbonamenti, e per verificare l’accredito di stipendi o pensioni.

Differenza tra estratto conto bancario e contributivo

L’estratto conto bancario riguarda il conto corrente e le sue movimentazioni. L’estratto conto contributivo, invece, è un documento INPS che riepiloga i contributi previdenziali versati. Sono due strumenti diversi: uno per la gestione bancaria, l’altro per la posizione previdenziale. L’estratto conto bancario serve a monitorare il denaro e le operazioni finanziarie, mentre quello contributivo è utile per verificare la regolarità dei versamenti ai fini pensionistici.

Le sezioni principali dell’estratto conto

L’estratto conto è diviso in sezioni chiare per facilitare la lettura e il controllo dei movimenti. Ogni sezione ha una funzione specifica e aiuta a trovare rapidamente le informazioni necessarie.

Intestazione e dati del cliente

Nella parte iniziale trovi i dati del titolare del conto: nome, cognome, indirizzo, numero di conto e filiale. Sono indicati anche il periodo di riferimento e le date di inizio e fine. Queste informazioni sono importanti per identificare il documento e verificare che si riferisca al proprio conto. L’intestazione può includere anche il codice IBAN e il tipo di conto (ad esempio, conto corrente ordinario o conto cointestato).

Saldo iniziale e saldo finale

Il saldo iniziale è la somma disponibile all’inizio del periodo. Il saldo finale è quella disponibile alla fine. Questi dati aiutano a capire come sono cambiate le disponibilità nel tempo. In alcuni casi, sono presenti anche il saldo contabile (che considera tutte le operazioni registrate) e il saldo disponibile (che tiene conto solo delle somme effettivamente utilizzabili).

Elenco movimenti: data, causale, importi

Ogni movimento è elencato in ordine cronologico. Per ogni operazione trovi:

  • data contabile (quando è stata registrata);
  • data valuta (quando il denaro è effettivamente disponibile);
  • causale (descrizione dell’operazione);
  • importo (positivo o negativo).

L’elenco movimenti permette di vedere tutte le entrate e uscite, come bonifici, prelievi, pagamenti con carta, accrediti di stipendio o pensione. La causale aiuta a capire la natura dell’operazione, ad esempio bonifico in entrata, pagamento bolletta, prelievo bancomat.

Simboli, segni e abbreviazioni comuni

L’estratto conto usa simboli e abbreviazioni per sintetizzare le informazioni. Conoscerne il significato è essenziale per interpretare correttamente il documento.

Cosa significano i segni “+” e “–”

Il segno “+” indica un accredito, cioè un’entrata di denaro. Il segno “–” indica un addebito, cioè un’uscita di denaro dal conto.

Codici operazioni bancarie (es. BON, RID, MAV)

  • BON: Bonifico, trasferimento di denaro da o verso un altro conto.
  • RID: Addebito diretto, usato per pagamenti ricorrenti come bollette o rate.
  • MAV: Pagamento mediante avviso, tipico per tasse o contributi.
  • F24: Pagamento di imposte tramite modello F24.
  • POS: Pagamento effettuato tramite terminale POS.
  • ATM: Prelievo o versamento tramite sportello automatico.
  • Questi codici aiutano a identificare rapidamente il tipo di operazione.

Come interpretare le voci più importanti

Alcune voci dell’estratto conto sono fondamentali per capire la situazione del conto.

Accrediti e addebiti

Gli accrediti sono somme che entrano sul conto (stipendio, bonifici in entrata, rimborsi). Gli addebiti sono somme che escono (pagamenti, prelievi, bollette, rate). È importante verificare che tutti gli accrediti attesi siano presenti e che gli addebiti corrispondano a operazioni effettivamente effettuate.

Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi sono quelli che la banca riconosce sulle somme depositate. Gli interessi passivi sono quelli che il cliente deve pagare se va in rosso o usa fidi. Dal 2014, la normativa prevede che gli interessi passivi vengano conteggiati il 31 dicembre e diventino esigibili dal 1° marzo dell’anno successivo.

Spese e commissioni bancarie

L’estratto conto mostra anche le spese di gestione e le commissioni bancarie applicate. Queste voci includono costi di tenuta conto, spese per bonifici, prelievi, invio estratto conto cartaceo, canone annuo della carta. È importante controllare queste voci per evitare costi non previsti.

Errori da controllare e contestazioni

È importante leggere con attenzione l’estratto conto per individuare eventuali errori.

Verifica movimenti sospetti o duplicati

Controlla che non ci siano movimenti che non riconosci o operazioni duplicate. Segnala subito eventuali anomalie alla banca.

Come e quando fare reclamo alla banca

Se trovi errori, puoi contestare l’estratto conto entro 60 giorni dalla ricezione. Dopo questo termine, il documento si considera approvato. In caso di mancata risposta o soluzione insoddisfacente, puoi rivolgerti all’Arbitro Bancario Finanziario o a un’associazione di consumatori.

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