
12 set 2025 | 6 min di lettura
La delega sul conto corrente è un permesso scritto con cui il titolare autorizza un’altra persona (delegato) a operare sul conto a suo nome. La delega è una forma di procura disciplinata dal Codice Civile (art. 1392 e seguenti) e attribuisce al delegato poteri specifici indicati nell’atto di delega.
La delega non trasferisce la proprietà del denaro. Il delegato agisce per conto del titolare e nei limiti definiti nell’atto. È possibile nominare più delegati; di norma ognuno può operare disgiuntamente, salvo diversa istruzione.
Se il conto è cointestato, tutti i titolari devono sottoscrivere la nomina del delegato. La banca verifica identità e firme, registrando i poteri e gli eventuali limiti operativi.
La delega abilita un terzo a operare “a nome” del titolare con poteri limitati. Il delegato non è proprietario delle somme e non può compiere atti che esulano dall’autorizzazione.
La cointestazione rende ciascun cointestatario proprietario del conto secondo il contratto. Un cointestatario può svolgere tutte le operazioni previste dal rapporto, senza i vincoli tipici della delega. Di solito la cointestazione si definisce all’apertura del conto: tutti i futuri cointestatari sono presenti in banca con documenti e codice fiscale per depositare firma e patti operativi.
La delega si formalizza in banca con un modulo o “atto di autorizzazione” che riporta l’identità delle parti e i poteri concessi. L’istituto può prevedere limiti di importo, categorie di operazioni consentite e condizioni aggiuntive.
È possibile scegliere modelli operativi diversi:
Alcuni istituti consentono che titolare e delegato vengano identificati in momenti diversi, purché entrambi siano riconosciuti di persona allo sportello. L’atto di delega può indicare durata, limiti e condizioni di revoca.
Il delegato può eseguire le operazioni ordinarie indicate nell’atto: versamenti, prelievi, bonifici e pagamenti. I poteri sono delimitati dalla banca e dal titolare e possono comprendere anche operatività su assegni e strumenti di pagamento.
Il delegato non diventa intestatario del conto e non acquisisce diritti di proprietà sulle somme. Il delegato non può chiudere il conto, non può sottoscrivere nuovi contratti con la banca e non può nominare altri delegati, salvo diversa previsione espressa nell’atto.
La banca non risponde dei comportamenti del delegato. In caso di utilizzo non conforme alla delega, possono configurarsi responsabilità anche penali per appropriazione indebita (art. 646 Codice Penale). Il titolare può limitare l’esposizione definendo soglie e ambiti operativi chiari nell’atto.
Operazioni consentite tipicamente previste:
Operazioni non consentite e limiti:
Nota operativa: alcune banche prevedono anche la figura del procuratore. Per operare come procuratore occorrono il documento del procuratore, le copie dei documenti del titolare e l’atto di nomina.
Definire limiti chiari nell’atto di delega riduce il rischio di contestazioni e semplifica l’eventuale revoca.
Vantaggi | Svantaggi/Rischi |
---|---|
Consente operazioni bancarie quando il titolare è impossibilitato a recarsi in filiale. | Richiede fiducia elevata nel delegato per evitare abusi. |
Possibilità di definire limiti chiari su importi e tipologie di operazioni. | La banca non è responsabile dei danni causati dal delegato. |
Nominare più delegati garantisce continuità operativa. | Operatività non estesa a chiusure di conto o nuovi contratti. |
Gestione semplificata di pagamenti, prelievi, assegni e bonifici. | Possibili responsabilità penali in caso di uso indebito (art. 646 c.p.). |
Configurazioni flessibili: firma disgiunta, congiunta o mista. | Spesso esclusi investimenti/disinvestimenti su fondi, gestioni o polizze. |
La delega di norma termina se il titolare muore o diventa incapace di agire. La procura collegata al rapporto si estingue e la gestione delle somme segue le regole di successione.
Nei conti cointestati, la morte o l’incapacità di uno dei titolari non fa cessare automaticamente la delega. In alcune situazioni la delega può restare attiva, se gli altri cointestatari sono d’accordo e nel rispetto delle norme successorie e degli interessi degli eredi.
Definire con precisione la durata della delega nell’atto (per esempio, sei mesi) aiuta a gestire eventi successori e a prevenire abusi, mantenendo coerenza con le regole del conto e con gli obblighi verso gli eredi.
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