
L’assegno bancario è emesso dal titolare di un conto e non garantisce il pagamento, perché dipende dalla disponibilità dei fondi sul conto al momento dell’incasso. Può essere revocato e comporta rischi di scoperto o protesto. È adatto a pagamenti tra privati o somme contenute, solo se c’è fiducia tra le parti.
L’assegno circolare, invece, è emesso dalla banca solo se i fondi sono già disponibili: il pagamento è garantito, quindi è molto più sicuro, ideale per transazioni importanti come immobili o auto. Non può essere trasferito e ha validità di 3 anni. È lo strumento preferibile quando si vuole evitare ogni rischio di mancato pagamento.
L’assegno bancario è un titolo di credito che consente al titolare di un conto corrente di ordinare alla propria banca di pagare una determinata somma di denaro a un beneficiario. Per emettere un assegno bancario è necessario essere correntisti e avere un carnet di assegni fornito dalla banca. Ogni assegno deve essere compilato in modo preciso: bisogna indicare la data di emissione, il luogo, l’importo sia in cifre che in lettere, il nome del beneficiario e la firma del titolare del conto.
L’assegno bancario può essere utilizzato per pagamenti tra privati, aziende o professionisti. Il beneficiario può incassare l’assegno presso la banca emittente o presso la propria banca, presentando il titolo allo sportello. I tempi per l’incasso variano: se l’assegno viene presentato nello stesso comune di emissione (“su piazza”), il termine è di 8 giorni; se invece viene presentato in un comune diverso (“fuori piazza”), il termine è di 15 giorni. Trascorsi questi termini, l’emittente può revocare il pagamento.
L’assegno bancario può essere emesso anche in forma libera, cioè senza la clausola di non trasferibilità, ma solo per importi inferiori a 1.000 euro. In questo caso, l’assegno può essere girato a terzi tramite la firma sul retro.
L’assegno bancario non offre una garanzia assoluta di pagamento. La banca paga l’assegno solo se sul conto corrente dell’emittente ci sono fondi sufficienti al momento dell’incasso. Se il conto non ha la copertura necessaria, l’assegno risulta “scoperto”. In caso di assegno scoperto, il beneficiario non riceve il pagamento e l’emittente rischia sanzioni amministrative, l’iscrizione nella Centrale d’Allarme Interbancaria (CAI) e il divieto temporaneo di emettere altri assegni.
L’emissione di un assegno senza fondi può comportare anche il protesto, cioè una procedura formale che attesta il mancato pagamento. Il protesto può avere conseguenze legali e rendere difficile ottenere credito in futuro. Per evitare questi rischi, è importante verificare sempre la disponibilità dei fondi prima di emettere un assegno bancario.
L’assegno bancario può essere revocato dall’emittente se non viene incassato entro i termini previsti. Dopo la revoca, la banca non è più obbligata a pagare l’assegno. Questo aspetto rende l’assegno bancario meno sicuro per il beneficiario rispetto ad altre forme di pagamento.
L’assegno circolare è un titolo di credito emesso direttamente da una banca o da Poste Italiane. A differenza dell’assegno bancario, la banca garantisce il pagamento della somma indicata sull’assegno. Per ottenere un assegno circolare, il richiedente deve avere la somma disponibile sul proprio conto corrente oppure versare l’importo in contanti allo sportello. La banca verifica la disponibilità dei fondi prima di emettere l’assegno.
L’assegno circolare riporta sempre il nome del beneficiario e, per importi superiori a 1.000 euro, deve contenere la dicitura “non trasferibile”. Questo significa che solo il beneficiario indicato può incassare l’assegno e non è possibile girarlo a terzi. L’assegno circolare può essere incassato presso la banca emittente o accreditato sul conto corrente del beneficiario.
La validità di un assegno circolare è di tre anni dalla data di emissione. Dopo questo termine, il beneficiario perde il diritto di incassare l’assegno, ma chi ha richiesto l’emissione può chiedere il rimborso entro dieci anni.
L’assegno circolare offre la massima sicurezza tra gli strumenti di pagamento cartacei. La banca emette l’assegno solo se i fondi sono effettivamente disponibili, quindi il rischio di mancato pagamento è praticamente nullo. Il beneficiario può incassare l’assegno senza timori di scoperto o protesto.
L’assegno circolare è particolarmente indicato per transazioni di importo elevato, come l’acquisto di immobili, veicoli o beni di valore. La non trasferibilità aggiunge un ulteriore livello di sicurezza, impedendo che l’assegno venga girato a soggetti non autorizzati.
Per incassare un assegno circolare, il beneficiario deve presentarsi in banca con un documento d’identità valido e firmare il titolo sul retro. In caso di importi elevati, la banca può richiedere la compilazione di un modulo antiriciclaggio.
L’assegno bancario viene emesso dal titolare del conto corrente. La copertura dipende dal saldo disponibile al momento dell’incasso. Se il conto non ha fondi sufficienti, l’assegno può essere scoperto e non pagato.
L’assegno circolare viene emesso dalla banca solo dopo aver verificato la disponibilità dei fondi. La banca trattiene immediatamente l’importo indicato sull’assegno, garantendo la copertura totale. Non esiste il rischio di assegno scoperto.
L’assegno bancario presenta rischi per il beneficiario. Se il conto dell’emittente non ha fondi, il pagamento può essere rifiutato. In caso di mancato pagamento, il beneficiario deve avviare la procedura di protesto per tutelare i propri diritti.
L’assegno circolare offre una sicurezza molto maggiore. Il pagamento è garantito dalla banca emittente. Il beneficiario può incassare l’assegno senza rischi di insolvenza. La non trasferibilità impedisce usi impropri del titolo.
L’assegno bancario viene usato per pagamenti tra privati, aziende o professionisti, soprattutto per importi non troppo elevati. È adatto quando c’è fiducia tra le parti e si conosce la solvibilità dell’emittente.
L’assegno circolare è preferito per transazioni importanti, come compravendite immobiliari, acquisti di auto o pagamenti tra soggetti che non si conoscono. È consigliato quando serve la massima sicurezza e si vogliono evitare rischi di mancato pagamento.
Tipo di assegno | Vantaggi | Svantaggi |
---|---|---|
Assegno bancario | Facile da emettere, utile per piccoli importi | Rischio di scoperto, meno sicuro |
Assegno circolare | Pagamento garantito, ideale per grandi somme | Meno flessibile, serve richiesta in banca |
L’assegno bancario è pratico per pagamenti rapidi tra persone che si conoscono. Non richiede procedure particolari oltre alla compilazione del titolo. Tuttavia, il rischio di scoperto e la possibilità di revoca dopo i termini di incasso lo rendono meno sicuro.
L’assegno circolare richiede una procedura più formale: bisogna recarsi in banca, versare l’importo e richiedere l’emissione. Questo passaggio garantisce però la copertura totale e la sicurezza per il beneficiario. È la soluzione migliore per chi vuole evitare qualsiasi rischio di mancato pagamento.
Qual è l’importo massimo di un assegno circolare?
Non esiste un limite massimo. L’assegno circolare può essere emesso per qualsiasi importo, purché ci siano fondi disponibili.
Chi può incassare un assegno circolare?
Solo il beneficiario indicato sull’assegno o un suo procuratore autorizzato.
È possibile incassare un assegno in contanti?
Sì, ma solo se si tratta di assegno circolare e presso la banca emittente. Per importi elevati può essere richiesto un modulo antiriciclaggio.
Cosa succede se l’assegno bancario non viene incassato nei termini?
L’emittente può revocare il pagamento e il beneficiario perde il diritto di incassare l’assegno.
Cosa fare in caso di assegno scoperto?
L’emittente deve regolarizzare il pagamento entro 60 giorni, pagando l’importo, una penale e gli interessi.
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