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Tutti i Costi di un Conto Corrente

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Le spese di un conto corrente includono costi fissi, come il canone annuo, e variabili, legati alle operazioni effettuate. Conoscere queste voci è essenziale per evitare costi inutili e scegliere il conto più adatto. I conti online o di base sono spesso più economici. 

L’ICC aiuta a confrontare le offerte. Attenzione a imposte di bollo, spese nascoste e condizioni poco trasparenti: leggere sempre il Foglio Informativo è fondamentale.

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Sommario contenuti:

Spese del conto corrente: panoramica e definizione

Le spese di un conto corrente sono tutti i costi che una persona deve sostenere per aprire, mantenere e utilizzare un conto presso una banca. Questi costi si dividono in due categorie principali: spese fisse e spese variabili. Le spese fisse sono quelle che paghi anche se non usi il conto, come il canone annuo o le spese di gestione. Le spese variabili dipendono dal numero e dal tipo di operazioni che effettui, come bonifici, prelievi o pagamenti.

Ogni banca deve fornire informazioni chiare su tutte le voci di costo. Queste informazioni sono disponibili nei documenti ufficiali come il Foglio Informativo, il Documento informativo sulle spese e il Documento di sintesi. Leggere questi documenti è fondamentale per capire quanto spenderai realmente.

Perché è importante conoscere i costi bancari

Conoscere i costi bancari ti permette di evitare spese inutili e di scegliere il conto più adatto alle tue esigenze. Se non controlli le condizioni, rischi di pagare servizi che non usi o di sostenere costi elevati per operazioni frequenti. L’Indicatore dei Costi Complessivi (ICC) è uno strumento che ti aiuta a confrontare le spese del tuo conto con la media di mercato. L’ICC viene calcolato su diversi profili di utilizzo (giovani, famiglie, pensionati) e ti permette di capire se stai pagando più del necessario.

Le banche sono obbligate a comunicare almeno una volta all’anno tutte le spese sostenute, tramite estratto conto, Documento di sintesi aggiornato e Riepilogo delle spese. Questi documenti ti aiutano a monitorare i costi effettivi e a valutare se il conto è ancora conveniente per te.

Tipologie di conti correnti in base ai costi

  • Conto a consumo: Paghi solo le operazioni che effettui. È adatto se usi poco il conto o hai esigenze specifiche, come collegare il conto a un deposito titoli o usarlo solo per pagare rate di un mutuo.
  • Conto a pacchetto: Paghi un canone fisso che include un certo numero di operazioni. Se superi il limite, paghi un extra per ogni operazione aggiuntiva. Alcuni pacchetti includono operazioni illimitate per i servizi più comuni.
  • Conto di base: Offre servizi essenziali a costi ridotti o nulli. È pensato per chi ha esigenze semplici, come ricevere bonifici o pagare con carta di debito. Per chi ha un reddito basso, il conto di base può essere gratuito.
  • Conto online: Gestibile solo tramite internet, spesso a zero spese o con costi molto bassi. Adatto a chi non ha bisogno di servizi allo sportello.

Tipologie di spese di un conto corrente

Spese fisse: canone annuo e gestione

Le spese fisse sono costi che paghi indipendentemente dall’uso che fai del conto. Comprendono:

  • Canone annuo: È la quota che paghi ogni anno per mantenere attivo il conto. Può essere mensile, trimestrale o annuale.
  • Spese di apertura: Alcuni conti, soprattutto tradizionali, prevedono un costo per l’apertura. I conti online spesso non hanno questa spesa.
  • Spese per comunicazioni obbligatorie: La banca deve inviarti documenti come estratti conto e riepiloghi spese. Se scegli la posta cartacea, potresti pagare di più rispetto alle comunicazioni digitali.
  • Costi per carte di debito o credito: Alcune banche includono la carta nel canone, altre la fanno pagare a parte.

Queste spese sono indicate chiaramente nei documenti informativi. È importante verificare se il canone copre anche altri servizi, come bonifici o prelievi gratuiti.

Spese variabili: operazioni e servizi accessori

Le spese variabili dipendono da come usi il conto. Esempi di costi variabili:

  • Commissioni per bonifici: Ogni bonifico può avere un costo, che varia se lo fai online, allo sportello o verso l’estero.
  • Costi per prelievi: Prelevare da sportelli della propria banca di solito è gratuito, ma se usi sportelli di altre banche o prelevi all’estero, potresti pagare una commissione.
  • Spese per emissione assegni: Alcune banche fanno pagare l’emissione o l’incasso di assegni.
  • Costi per domiciliazione utenze: Alcuni conti fanno pagare la domiciliazione delle bollette, altri la includono nel canone.
  • Commissioni per operazioni allo sportello: Se fai molte operazioni in filiale, i costi possono aumentare.

Più operazioni fai, più aumentano i costi variabili. È importante valutare quali servizi usi di più per scegliere il conto più adatto.

Imposta di bollo e altri costi obbligatori

L’imposta di bollo è un costo imposto dalla legge. Si applica se la giacenza media annua del conto supera una certa soglia (attualmente 5.000 euro). L’importo dell’imposta di bollo è fisso e viene addebitato annualmente.

Altri costi obbligatori possono includere:

  • Spese di chiusura conto: Alcune banche applicano un costo per chiudere il conto, altre no.
  • Costi per servizi richiesti dalla normativa: Ad esempio, spese per la gestione di protesti o per la produzione di documenti su richiesta delle autorità.

Questi costi sono sempre indicati nei documenti informativi e devono essere comunicati in modo trasparente.


Come ridurre le spese del conto corrente

Scegliere un conto online o a zero spese

I conti correnti online hanno costi di gestione inferiori rispetto ai conti tradizionali. Molti offrono canone zero e operazioni gratuite, soprattutto se gestisci tutto tramite internet. Se non hai bisogno di servizi allo sportello, un conto online può farti risparmiare molto.

Alcuni conti online prevedono condizioni per mantenere il canone zero, come l’accredito dello stipendio o un numero minimo di operazioni. Verifica sempre quali sono i requisiti.

Confrontare le offerte tramite foglio informativo

Prima di aprire un conto, consulta sempre il Foglio Informativo e il Documento informativo sulle spese. Questi documenti hanno uno schema standard, valido per tutte le banche dell’Unione Europea, e ti permettono di confrontare facilmente le offerte.

Cerca l’ICC per il tuo profilo di utilizzo e confrontalo con quello di altri conti. Se le tue spese sono superiori alla media, valuta il cambio di conto. Puoi anche consultare l’Indagine sul costo dei conti correnti della Banca d’Italia per avere un riferimento sui costi medi.

Attenzione alle spese nascoste

Alcuni costi non sono subito evidenti. Controlla sempre:

  • Spese per invio documenti cartacei: Le comunicazioni via posta possono essere costose, mentre quelle digitali sono spesso gratuite.
  • Costi per operazioni fuori dal pacchetto: Se superi il numero di operazioni incluse nel canone, paghi un extra per ogni operazione aggiuntiva.
  • Commissioni su servizi accessori: Alcuni servizi, come la produzione di documenti o la gestione di protesti, possono avere costi elevati.

Leggi attentamente tutti i documenti prima di firmare il contratto. Se hai dubbi, chiedi chiarimenti alla banca.


Domande frequenti sulle spese del conto corrente (FAQ)

Quanto costa mediamente un conto corrente?

Il costo medio di un conto corrente dipende dal tipo di conto e dall’uso che ne fai. Secondo la Banca d’Italia, la spesa annua per un conto tradizionale può superare i 100 euro, mentre per un conto online si può scendere sotto i 30 euro. I conti a pacchetto hanno un canone fisso che può variare da 5 a 10 euro al mese, ma includono molti servizi. I conti a consumo sono più economici se fai poche operazioni.

Si pagano spese anche con saldo zero?

Sì, anche se il saldo è zero, potresti dover pagare il canone annuo, l’imposta di bollo e altre spese fisse previste dal contratto. Se non versi soldi sul conto, rischi di andare in rosso e di pagare interessi o commissioni per scoperto.

Come capire se un conto è davvero a zero spese?

Un conto è davvero a zero spese solo se non prevede costi fissi né variabili per le operazioni che ti interessano. Verifica sempre il Foglio Informativo e controlla che non ci siano commissioni nascoste o limiti sulle operazioni gratuite. Alcuni conti pubblicizzati come “zero spese” prevedono costi per servizi accessori o per operazioni fuori dal pacchetto.

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