
Vuoi sapere quali sono le migliori banche italiane? Le più solide secondo la BCE sono Credem, Mediolanum e Fineco. Se cerchi soddisfazione d’uso, dominano le digitali come Fineco, Widiba e Revolut.
Per chi vuole una banca etica o sostenibile, Banca Etica e Fineco spiccano per trasparenza e impegno ESG. La scelta giusta dipende dalle tue priorità: solidità, servizio, valori o innovazione.
La scelta della banca è una delle decisioni finanziarie più importanti per ogni cittadino. Che si tratti di depositare i propri risparmi, richiedere un prestito o semplicemente gestire un conto corrente, è fondamentale affidarsi a un istituto che offra servizi soddisfacenti, sia finanziariamente solido e, se possibile, in linea con i propri valori. In questo articolo analizziamo le migliori banche italiane da tre punti di vista: la soddisfazione dei consumatori, la solidità patrimoniale secondo gli indici ufficiali e le proposte più innovative ed etiche.
Negli ultimi anni, la digitalizzazione del settore bancario ha cambiato radicalmente le abitudini degli italiani. Sempre più utenti scelgono banche online o app mobile-first per comodità, rapidità e trasparenza. Ma quali sono gli istituti più apprezzati?
Secondo l'indagine annuale di Altroconsumo sulla soddisfazione dei clienti bancari, le banche che ottengono i migliori punteggi sono:
Revolut: banca estera con licenza europea, molto amata dai giovani per la sua app intuitiva e le funzionalità evolute.
Fineco: una delle prime banche online in Italia, apprezzata per l’efficienza del servizio clienti e la trasparenza delle commissioni.
Widiba: banca digitale del gruppo MPS, con una piattaforma personalizzabile e un servizio clienti puntuale.
BBVA: recente entrata nel mercato italiano, si è distinta per offerte competitive e semplicità d’uso dell’app.
Banca Mediolanum: combina innovazione digitale e consulenza personalizzata tramite la sua rete di family banker.
Illimity Bank: banca completamente digitale fondata da Corrado Passera, punta su soluzioni smart e rendimenti interessanti.
Al contrario, alcune banche tradizionali ottengono valutazioni inferiori in termini di soddisfazione, soprattutto per motivi legati alla burocrazia, lentezza dei servizi e mancanza di innovazione tecnologica. Tuttavia, anche alcune realtà storiche come Banca Sella o BancoPosta mantengono livelli di soddisfazione discreti grazie a un buon compromesso tra fisico e digitale.
La soddisfazione è importante, ma non può prescindere dalla solidità finanziaria della banca. Le autorità europee e italiane utilizzano indicatori patrimoniali chiave per valutare la capacità degli istituti di affrontare crisi o perdite improvvise. Tra questi spiccano:
CET1 Ratio (Common Equity Tier 1): rappresenta il rapporto tra capitale primario di qualità e le attività ponderate per il rischio. Più è alto, più la banca è solida.
Pillar 2 Requirement (P2R): definito dalla BCE, è un indicatore aggiuntivo di capitale che le banche devono detenere per fronteggiare rischi specifici. Più è basso, più l'istituto è considerato stabile.
Le classifiche più recenti (dati aggiornati al 2025) mostrano quanto segue:
CET1 Ratio:
P2R (Pillar 2 Requirement):
Dai dati emerge che Credem è l'istituto più solido secondo la BCE, con il P2R più basso tra tutte le banche italiane. Questo significa che è tra quelle che meglio gestiscono il rischio, con una governance prudente. Fineco, pur avendo un CET1 altissimo, ha un P2R leggermente più alto, indice di una maggiore esposizione al rischio operativo, compensata però da un'efficiente struttura patrimoniale.
Mediolanum si distingue per un buon equilibrio tra capitalizzazione e valutazione del rischio. Intesa Sanpaolo e UniCredit, i due colossi italiani, restano solidi, anche se la loro complessità e dimensione globale implicano P2R più elevati.
Questi dati vanno letti anche alla luce del fatto che in Italia tutti i depositi fino a 100.000 euro per cliente sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), ma sapere che la propria banca è tra le più solide offre comunque maggiore serenità.
Negli ultimi anni, molti utenti hanno iniziato a chiedersi non solo se la propria banca sia efficiente e sicura, ma anche se sia etica, sostenibile e in linea con i propri valori. Questo ha favorito l’emergere di istituti alternativi, come banche etiche, digital-native o fortemente orientate all'innovazione sociale.
Fondata nel 1999, Banca Etica è l'unico istituto italiano interamente dedicato alla finanza etica. Investimenti trasparenti, sostegno a progetti sociali, ambientali e culturali, niente speculazione. I suoi correntisti possono accedere a tutti i dati su dove vengono investiti i loro soldi.
Cresciuta a ritmi sostenuti negli ultimi anni (depositi in aumento del 16% annuo tra il 2015 e il 2020, utili netti cresciuti del 53%), Banca Etica si rivolge a chi vuole che i propri risparmi finanzino il bene comune.
Oltre a Banca Etica, diverse banche italiane stanno adottando pratiche responsabili e sostenibili. Alcuni esempi:
FinecoBank ha ottenuto valutazioni molto alte in tema ESG (Environmental, Social and Governance), ed è firmataria dei Principi delle Nazioni Unite per l’investimento responsabile.
Banca Mediolanum ha introdotto una reportistica ESG dettagliata, integrando criteri ambientali e sociali nelle sue strategie di investimento.
Widiba, pur essendo più giovane, ha adottato una "Carta della Responsabilità" per garantire trasparenza e sostenibilità nei processi decisionali.
Il pubblico giovane predilige soluzioni digitali, flessibili e a basso costo. Le banche più apprezzate in questa fascia sono:
Illimity Bank: conto corrente 100% online, zero filiali fisiche, servizi evoluti tramite app e web, gestione intelligente del risparmio.
Revolut: non è una banca italiana ma ha una forte penetrazione sul mercato italiano. Offre multi-valuta, gestione spese, criptovalute, e un'app molto avanzata.
BBVA Italia: con il suo ingresso nel mercato italiano nel 2022, ha portato un modello digitale con zero costi fissi e offerte competitive.
Hype: progetto fintech di Banca Sella, pensato per micro-pagamenti, risparmio automatico e gestione smart del budget personale.
Queste banche sono ideali per utenti digitalizzati, che non hanno bisogno di filiali fisiche e cercano flessibilità totale.
Ecco una tabella riepilogativa che confronta alcuni dei principali istituti:
Banca | Soddisfazione Cliente | CET1 Ratio | P2R | Punti di forza |
---|---|---|---|---|
Fineco | Eccellente | 24,3% | 2,00% | App efficiente, alta capitalizzazione |
Credem | Buona | 20,5% | 1,00% | Massima solidità secondo la BCE |
Mediolanum | Molto buona | 22,3% | 1,50% | Equilibrio solidità e innovazione |
Banca Etica | Alta (di nicchia) | ~14%* | n.d. | Finanza etica, investimenti responsabili |
Widiba | Alta | ~16%* | n.d. | Digital banking + responsabilità sociale |
Illimity | Alta | ~17%* | n.d. | 100% digitale, innovativa |
Revolut | Molto alta | n.d. | n.d. | Multi-valuta, estero, per giovani |
*Dati CET1 approssimati o derivati da stime di mercato, non sempre resi pubblici dalle banche più piccole.
Non esiste una banca perfetta per tutti. La scelta migliore dipende dalle proprie priorità:
Se cerchi massima solidità: Credem, Cassa Centrale, Mediolanum.
Se vuoi soddisfazione d’uso e servizio clienti eccellente: Fineco, Widiba, Revolut.
Se sei attento a sostenibilità e impatto sociale: Banca Etica, Fineco, Widiba.
Se sei un giovane digitalizzato: Illimity, Revolut, BBVA.
Indipendentemente dalla scelta, è importante tenere a mente che i propri soldi fino a 100.000 euro per intestatario sono tutelati dal Fondo Interbancario. Ma una banca solida, trasparente e allineata ai propri valori è un compagno di viaggio finanziario da scegliere con attenzione.
Scopri le migliori offerte delle banche
Scopri le migliori offerte delle banche
Scopri le migliori offerte delle banche